Il kaki o cachi, deriva dall’omonomo albero della famiglia delle Ebenacee. Il nome deriva dalla pronuncia giapponese del frutto.
Nella lingua napoletana viene chiamato legnasanta. Il motivo è che tagliando il frutto a metà, sarà possibile scorgere un’immagine che ricorda il crocifisso. In Toscana viene invece chiamato diòspero, dal nome greco.
In Sicilia il seme veniva considerato sacro, dato che una volta aperto mostra il germoglio della pianta che assomiglia ad una mano bianca, chiamata “manuzza di Maria”, intendendo la Madonna.